Soccorritore acquatico a tutti gli effetti. Ecco cos’è un buon bagnino/assistente bagnanti ai giorni nostri. Infatti egli è un buon nuotatore e un provetto soccorritore terrestre. Sono queste doti fisiche e le abilità che egli incarna. Ti chiederai perché queste sono necessarie. Ebbene nell’infortunato dopo il salvataggio, il soccorritore acquatico sarà il primo ad iniziare le manovre di primo soccorso. Ovviamente le manovre dovranno essere eseguite con estrema professionalità e competenza!

Quindi l’indecisione o la confusione mentale non sono ammessi. Come raggiunge un soccorritore acquatico un così elevato standard operativo? Un aspirante bagnino è innanzitutto sottoposto a metodico allenamento. Ciò comporta la necessità di superare delle prove simulate. Per affinare e migliorare l’abilità dell’aspirante assistente bagnanti le prove sono sempre più aderenti alla realtà. Vengo allo scopo introdotti elementi di stress. Urgenza, freddo, caos, rumori, distrazioni… tutti fattori che dovrà aver già affrontato (in simulazione). Questo permetterà al futuro bagnino di non trovarsi impreparato se di fronte ad un caso reale.

La “regola dei terzi” del provetto soccorritore acquatico

Il dispendio energetico per il soccorritore acquatico deve essere equilibrato. Da ciò una regola basilare. Utilizza le tue energie suddividendole in in tre parti, ovvero 1/3+1/3+1/3 . Un 33% per raggiungere l’infortunato. Un 33% per trasportarlo a terra. E il restante 33% tenuto in serbo per eseguire efficacemente le manovre di RCP. Acronimo di Rianimazione Cardio Polmonare. Ovviamente manovre eseguite con lucidità e professionalità.

Il soccorritore acquatico inoltre utilizzerà in modo ottimale tutti gli strumenti a sua disposizione. Strumenti che il gestore dello stabilimento balneare mette a sua disposizione. Così prevedono le ordinanze delle Capitanerie di Porto relativamente agli ausili al soccorso obbligatoriamente presenti.

Le linee guida soccorritore acquatico

Un infortunato che presenta una sindrome da annegamento è quanto di più difficile ci sia da soccorrere. Per prima cosa bisogna il soccorritore acquatico si preoccuperà di tenere asciutte le vie aeree il più possibile (durante il salvataggio) e durante l’estrazione dall’acqua il suo corpo deve rimanere il più orizzontale possibile per evitare che l’acqua presente nei polmoni non vada a danneggiare i pochi alveoli rimasti asciutti e quindi ventilabili (niente trasporto alla pompieristica… fa parte del passato!). Le linee-guida impongono 5 ventilazioni “prima possibile” anche in acqua se possibile (bisogna essere allenati a farlo e noi lo siamo!). Una volta giunti a terra il soccorritore sarà dotato di pallone Ambu che erogherà dapprima ossigeno atmosferico al 21% e successivamente, collegandolo a una delle bombole di ossigeno in dotazione, arriverà al 100%.

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Trascorso il minuto necessario per approntare l’apparecchiatura di ventilazione si passerà al posizionamento delle piastre del defibrillatore e alla successiva scarica. In simulazione realistica si riesce a ventilare e scaricare entro i due minuti!

I corsi per soccorritore acquatico con il “bollino” Salvamento Agency

Partecipa anche tu ai nostri corsi di gestione del soccorso acquatico forniti con il provider SALVAMENTO AGENCY (salvamentoagency.it)

  • BLSD con accredito al CREU/118 della durata di 5 ore (adulto/bambino/lattante)
  • OSSIGENO in emergenza della durata di 4 ore con uso di tutti i presidi a disposizione.

I corsi BLSD – PBLSD prevedono prove pratiche su manichini dotati di sensori e software dedicato. Tale dotazione ci permette di dare un responso obiettivo e certificato della prova di abilità.

La società è registrata presso la Centrale Regionale Emergenza e Urgenza/118 del Veneto con il codice RV-044 e i brevettati all'uso del DAE vengono tutti registrati e accreditati presso il CREU/118 dalla Regione Veneto.

Siamo inoltre in grado di tenere corsi di aggiornamento e retraining anche di altre organizzazioni.

NB: Il DGR 2847 del 29.11.14 della Regione Veneto in tema di Defibrillatori riporta che: “…i soggetti in possesso di un Dae (società sportive, alberghi, stabilimenti balneari, etc.) sono tenuti a un retraining con cadenza biennale, consistente in una prova pratica di RCP gestita da un tutor accreditato”.

La Società Nazionale di Salvamento Mestre è riconosciuta come tutor accreditato al CREU/118 Veneto dal 2016 col codice RV-044.

I nostri istruttori sono tutti regolarmente accreditati e vi sono corsi praticamente ogni settimana.